Ha fatto una miriade di mestieri: maestro carcerario e di bambini ciechi, fotografo e impiegato comunale. Il titolo di Il viaggiatore notturno, Premio Strega 2005, viene da una Sura del Corano.
è stato in Bosnia durante la guerra, come volontario. I personaggi del libro vengono da lì?
In questo libro non c?è nulla di inventato: il comandante che guida la difesa di Tuzla, il sindaco, lo studioso di migrazioni delle rondini… sono tutti modellati su persone reali.
Insegnare ai carcerati che esperienza è stata?
Quello del maestro è il mestiere più bello che abbia mai fatto. Un bambino con limitazioni fisiche o un carcerato non sono che esseri umani in una situazione e in uno spazio diverso. Con limitazioni e dolori come tutti.
Un libro che consiglia?
Direi Casa desolata di Dickens, ma sono 1.100 pagine, la gente non ha più voglia di affrontare un libro così. Non c?è tempo… Ma come mi disse un taxista sudamericano, «hay màs tiempo que vida».
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